Regolamento Safeguarding

REGOLAMENTO PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AD ABUSI, VIOLENZE E DISCRIMINAZIONI SUI TESSERATI

(REGOLAMENTO SAFEGUARDING)

 

ART. 1 FINALITÀ

1. Il presente Regolamento disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al d.lgs. n. 198 dell’11 aprile 2006 sui tesserati, specie se minori d’età.

2. Il presente Regolamento recepisce le disposizioni di cui al d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021 e al d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 nonché le disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI in materia.

 

ART. 2 MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA E CODICI DI CONDOTTA

  1. L’associazione sportiva dilettantistica Ardens Basket Sedriano predispone un modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
  2.  Il modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva e i codici di condotta sono pubblicati sul sito internet e affissi presso la sede della società nonché comunicati al responsabile di cui al successivo art. 4. Della loro adozione e del loro aggiornamento è data notizia sulla homepage della società.

 

ART. 3 RESPONSABILE CONTRO ABUSI, VIOLENZE E DISCRIMINAZIONI

1. Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021, l’Associazione nomina Michele Catturini responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.

2. La nomina del responsabile di cui al comma 1 è senza indugio pubblicata sulla homepage, affissa presso la sede della società nonché comunicata al responsabile federale delle politiche di safeguarding.

 

 

 

ART. 4 CONDOTTE RILEVANTI

1. Costituiscono condotte rilevanti ai fini del presente Regolamento:

1) l’abuso psicologico;

2) l’abuso fisico;

3) le molestie e gli abusi sessuali;

4) il bullismo, il cyberbullismo e i comportamenti discriminatori;

5) l’omissione negligente di assistenza (c.d. “neglect”);

6) l’abuso dei mezzi di correzione e/o disciplina anche nell’attività di preparazione e allenamento.

2. A tal fine, vengono considerati:

a) per “abuso psicologico”, qualsiasi atto indesiderato incluso l’isolamento, l’aggressione verbale, l’intimidazione o qualsiasi altro comportamento che possa diminuire il senso di autostima del Tesserato;

b) per “abuso fisico”, qualsiasi atto deliberato e sgradito che sia in grado in senso reale o potenziale di causare lesioni o, in ogni caso, danni alla salute. A titolo esemplificativo, tale atto può anche consistere nel costringere un atleta a svolgere un’attività fisica inappropriata come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti. In questo ambito rientrano anche comportamenti che favoriscano il consumo di alcool o le pratiche di doping, o comunque vietate da norme vigenti;

c) per “molestie o abusi sessuali”, qualsiasi condotta verbale, non verbale e/o fisica, avente connotazione sessuale e considerata non desiderata o il cui consenso è forzato, manipolato o negato; in ogni caso si configura tale fattispecie laddove i contegni riconducibili alla ipotesi normativa siano perpetrati nei confronti di minori;

d) per “bullismo o cyberbullismo”, qualsiasi comportamento aggressivo da parte di uno o più soggetti, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia che si tratti di caso isolato sia di atti ripetuti nel tempo, che tende a infliggere una sofferenza psicologica e fisica e/o a provocare l’isolamento sociale del Tesserato;

e) per “omissione negligente di assistenza” (c.d. “neglect”), il mancato intervento di un Dirigente, Tecnico o di qualsiasi Tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi disciplinati dal presente Regolamento, omette di intervenire; 

f) per “abuso dei mezzi di correzione e/o disciplina”, la condotta che, trascendendo i limiti dell’uso del potere correttivo e disciplinare spettante a un Tecnico o un Dirigente nei confronti della persona offesa, venga esercitato con modalità non adeguate o al fine di perseguire un interesse diverso da quello per il quale tale potere è conferito dall’ordinamento federale. In ogni caso, è considerata quale “molestia” e/o “abuso” ogni condotta che ha effetto discriminatorio con riferimento a razza, religione, colore, credo, origine etnica, caratteristiche fisiche, genere, orientamento sessuale, disabilità, età, status socioeconomico, capacità atletiche.

 

ART. 5 BUONE PRATICHE/COMPORTAMENTI DA TENERE

1.Gli Affiliati, nello svolgimento delle attività sportive, sono tenuti ad uniformare i propri comportamenti alle seguenti linee guida:

1) riservare ad ogni Tesserato adeguati attenzione, impegno, rispetto e dignità;

2) prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio, percepite o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino minorenni, segnalando, in tal caso e senza ritardo, la circostanza agli esercenti la potestà genitoriale o al responsabile Tecnico del minore e/o al referente;

3) programmare allenamenti adeguati nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni dello stesso; 

4) prevenire, durante gli allenamenti collegiali, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e di controllo;

5) spiegare in modo chiaro ai fruitori dello spazio preposto allo svolgimento delle attività sportive che gli apprezzamenti, i commenti e le valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva e compresi tra quelli indicati dal presente Regolamento possono essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona.

 

ART. 6 CONOSCENZA ED OSSERVANZA DELLA SAFEGUARDING POLICY

1. I Tesserati sono tenuti a conoscere il contenuto del presente Regolamento, ad osservarlo e a contribuire ai fini da questo perseguiti, anche per il tramite degli organi a tale scopo preposti. 

 

ART. 7 RAPPORTI TRA SAVEGUARDING OFFICE E L’ORGANIZZAZIONE FEDERALE

1. L’associazione sportiva dilettantistica Ardens Basket Sedriano garantisce il supporto alle attività del Safeguarding Officer.

2.   Safeguarding Officer contrasta qualsiasi pratica discriminatoria, forma di abuso, sopraffazione e/o sopruso, a tal fine condividendo eventualmente le informazioni rilevanti.

3. Il Safeguarding Officer ha facoltà, previa autorizzazione da parte del consiglio direttivo, di avvalersi di altri esperti, le cui competenze appaiano opportune o necessarie in relazione a singole tematiche.

ART. 8 DOVERE DI SEGNALAZIONE

1. I Tesserati che vengano a conoscenza di comportamenti rilevanti sul piano disciplinare e che coinvolgano Tesserati, anche minorenni, sono tenuti a darne immediata comunicazione al Safeguarding Officer mediante segnalazione scritta da inoltrare all’ indirizzo e-mail della società: [email protected].

2. Le segnalazioni dovranno contenere ogni circostanza nota al Segnalante, utile alla ricostruzione del fatto ritenuto lesivo e all’individuazione dei soggetti coinvolti.

 

ART. 9 CONDIZIONI DI PROCEDIBILITA’

Il Safeguarding Officer viene a conoscenza di fatti e circostanze rilevanti ai fini del presente Regolamento nelle seguenti modalità:

1) conoscenza diretta per avervi assistito personalmente;

2) ricezione di segnalazione scritta inviata alla mail dell’associazione

Le segnalazioni dovranno contenere ogni circostanza utile alla ricostruzione del fatto ritenuto lesivo e l’individuazione dei soggetti coinvolti.

Qualora prive di tali requisiti, le segnalazioni non potranno essere prese in considerazione.

 

ART. 10 PROCEDURA

1. In caso di rilevazione diretta di comportamenti illeciti, il Safeguarding Officer è tenuto a intervenire senza indugio svolgendo svolgerà l’attività necessaria.

2. Il Safeguarding Officer potrà rendere partecipe l’Ufficio di Procura Federale, coordinandosi con esso, nello svolgimento delle attività istruttorie, sempre nel rispetto delle prerogative stabilite dalla normativa federale.

3. Il Safeguarding Officer, a sua volta, collabora con la Procura Federale su richiesta della stessa, allorquando sia stata attivata, mediante informativa del possibile illecito, dal Safeguarding Officer stesso.

 

4. Ove le segnalazioni abbiano ad oggetto la mancata osservanza dei comportamenti descritti all’art. 4, il Safeguarding Officer potrà sollecitare la Procura Federale per l’audizione preventiva del soggetto individuato quale destinatario del comportamento offensivo. In tal senso il S.O. potrà essere reso partecipe dall’Ufficio di Procura Federale per l’audizione del soggetto individuato quale destinatario del comportamento offensivo.

5. In esito ai predetti incontri, il Safeguarding Officer potrà adottare delle raccomandazioni nei confronti di tesserati e/o affiliati e, ove ne ravvisi le condizioni, addivenire ad un reciproco chiarimento e ad una eventuale soluzione conciliativa. Di detto incontro verrà redatto verbale. Il Safeguarding Officer, il Presidente, nonché la Segreteria dovranno accertare che le raccomandazioni adottate nei confronti di tesserati e/o affiliati vengano dagli stessi rispettate e che gli accordi raggiunti in sede conciliativa vengano debitamente eseguiti, in mancanza, tali condotte verranno segnalate agli Organi di Giustizia federali competenti al fine dell’adozione delle iniziative previste dai regolamenti federali.

6. Il Safeguarding Officer si occuperà altresì di dare ampia visibilità ai principi espressi nelle raccomandazioni adottate, organizzando anche degli incontri di carattere divulgativo e formativo al fine di sensibilizzare gli affiliati ed i tesserati sull’argomento.

7. Nel caso in cui dagli elementi raccolti dal Safeguarding Officer non emergano circostanze riconducibili alle condotte rilevanti di cui al precedente art. 3 o alla mancata osservanza delle buone pratiche/comportamenti di cui al precedente art. 4, la relativa segnalazione verrà definita senza seguito, ferme restando le precipue competenze e prerogative della Procura Federale e degli Organi della Giustizia Sportiva.

8. Nel caso in cui dagli elementi raccolti dal Safeguarding Officer emergano circostanze riconducibili alle condotte rilevanti di cui al precedente art. 3 o alla mancata osservanza delle buone pratiche/comportamenti di cui al precedente art. 4, ove già non comunicato alla Procura Federale ai sensi del primo comma del presente articolo, se ne darà idonea e completa informativa all’Ufficio della Procura Federale, che procederà nell’ambito delle proprie prerogative e dei propri poteri regolamentati.

9. Resta inteso che, nell’ambito della leale e stretta collaborazione tra il  Safeguarding Officer e la Procura Federale, restano intatti i poteri, le prerogative, gli obblighi e i doveri connessi alla precipua attività di ciascun Ufficio. Il Safeguarding Officer ha una sua area precipua di competenza come definita nel presente regolamento e non surroga né sostituisce l’attività che la Procura Federale svolgere nell’ambito delle sue attribuzioni.

 

ART. 11 OBBLIGO DI RISERVATEZZA

Il Safeguarding Officer, i collaboratori federali e i consulenti coinvolti nell’attività dell’ufficio assumono l’onere di riservatezza in merito a quanto appreso nell’espletamento dei compiti affidati. Eventuali violazioni al predetto obbligo comportano equivalente violazione sotto il profilo disciplinare. 

 

ART. 12 MISURE PER LA DIFFUSIONE DEL PRESENTE REGOLAMENTO

1. La diffusione del presente Regolamento è obbligatoria.

2. L’associazione sportiva dilettantistica Ardens Basket Sedriano ne divulgherà i principi con i propri canali istituzionali realizzando documentazione che sarà messa a disposizione  

3. L’associazione sportiva dilettantistica Ardens Basket Sedriano potrà inviare nei luoghi abituali il Safeguarding Officer, anche al fine della verifica del rispetto, da parte degli atleti, allenatori e dirigenti delle rispettive squadre delle norme sopra indicate.